Questo è un bel libro, ma per leggerlo bisogna essere in pace con se stessi oppure avere una certa tendenza ad apprezzare le catastrofi e le disgrazie altrui.
Il libro incomincia raccontando una travagliatissima storia d'amore fra due giovani che si incontrano in un età in cui tutto può essere cambiato e nulla è certo finchè non è compiuto. Lei è promessa sposa ad un altro, lui è un fotografo un pò spiantato, incerto sul suo futuro, ma innamoratissimo di lei.
L'amore vince sulle convenzioni, l'amore trionfa sulle incertezze e sui disagi economici, fin quando entrambi cresciuti e diventati nel frattempo persone "borghesi" si scontra con il desiderio di maternità, che fa compiere loro gravi follie che segneranno drammaticamente il corso delle loro vite.
Mentre lo leggevo, quando avevo la sensazione che ormai era successo il peggio e che i protagonisti avevano toccato il fondo, accadeva sempre qualcosa di terribile e drammatico che mi spiazzava.
Ripeto quanto scritto all'inizio di questa mia riflessione, è un libro scritto bene, ma di una tristezza incredibile che lascia l'amaro in bocca.
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