Cari
amici, oggi vi presento Loriana
Loriana
l’ho conosciuta da poco e mi ha colpito il suo dinamismo unito al senso
pratico, è una donna eclettica e inarrestabile nelle sue iniziative. Nessun
minuto è sprecato, Loriana scrive, si interessa, è creativa e acuta nella
scrittura e nelle tante iniziative a cui riesce a dar vita.
La
storia di Loriana scrittrice ha radici nella sua infanzia e nei preziosi
scritti di pugno di quel periodo custoditi in una scatola di ricordi. Poi la
svolta, un regalo importante, una macchina da scrivere rossa che la fa sentire
una vera scrittrice e alimenta il suo sogno. Poesie, racconti e romanzi si sono
susseguiti negli anni vedendola protagonista di alcuni concorsi letterari.
Scrivere
per Loriana è “bisogno e passione” come afferma lei stessa, sentimenti talmente
forti da spingerla a pubblicare le sue opere in un primo momento con uno
pseudonimo Charlotte Ridley, per poi svelarsi al suo pubblico nel 2013. Fra i vari voglio parlarvi delle ultime
due opere pubblicate che mi sono piaciute particolarmente: Little Thoughts e Il cielo d’Inghilterra.
Little
Thoughts (Piccoli Pensieri) è una raccolta di pensieri, poesie e racconti brevi
che si susseguono l’un l’altro nel blocco notes dell’autrice, trasmettendo
vibrazioni e riuscendo a toccare le profonde corde dell’io
Il cielo
d’Inghilterra è un romanzo armonioso, che racconta una bella storia d’amore e un
sogno d’altri tempi ambientato ai giorni nostri.
Per
leggere un saggio di queste opere consiglio il link
Se vi ho
incuriosito su Loriana e volte saperne di più vi consiglio di visitare il suo blog
link.
Adesso
mi diverto a fare la giornalista, chiedendo a Loriana di raccontarci un po’ di
sé e della sua passione:
- Ciao
Loriana, le vecchie macchine da scrivere hanno molto fascino, conservi
ancora la tua rossa? La usi ogni tanto?
Purtroppo
no! Lavorativamente l’ho soppiantata negli anni Ottanta con un più pratico e
funzionale pc.
- Raccontaci
qualcosa in più del tuo passaggio da “Charlotte Ridley” a Loriana. Quali
ragioni ti hanno spinta ad uscire allo scoperto? Torneresti indietro?
E’
stato un percorso lungo e faticoso, dentro me stessa. Ho iniziato a pubblicare
articoli in vari giornalini, da quello scolastico a quello di associazioni e piccola
stampa locale, sempre rigorosamente firmandomi con altri nomi. In quel momento,
superavo la diffidenza a “lasciarmi leggere”, apponendo altra identità a ciò
che scrivevo. Parecchi anni dopo, su facebook, mi è venuta l’idea di creare Charlotte Ridley, il profilo del mio
alter ego. Qui, protetta dall’anonimato, ho iniziato a pubblicare i miei
racconti e soprattutto le poesie, ottenendo un buon successo. Decidere poi di
firmare i miei scritto con il mio vero nome è stato l’ultimo passo, definitivo,
compiuto con determinazione. Ma ci ho messo un sacco prima di dire: “chi scrive
sono io!” Se tornerei indietro?
Assolutamente no!
- Le
tue poesie mi hanno molto toccato, in particolare l’ultimo libro “Little
Thoughts”. Come ti è venuta l’idea geniale di usare lo sfondo del blocco
notes ai tuoi pensieri?
Perché
è progettato proprio come un taccuino-raccoglipensieri. Quello che virtualmente
ognuno di noi ha nella testa, dove ripone idee, sensazioni, pensieri
quotidiani. Volevo renderlo tridimensionale, per coinvolgere di più il lettore
nell’immedesimazione.
- Una
domanda che forse ti avranno fatto in molti, i tuoi scritti sono
autobiografici?
In
molto di quello che scrivo mi si può riconoscere. Alcune miei componimenti sono
assolutamente autobiografici. In altri, invece, c’è solo l’empatia nel sentire
e la sensibilità nel riportare emozioni. Per alcuni, invece vale la vecchia
regola del “Non tutto quello che uno scrittore racconta è ciò che realmente ha
vissuto.” J
- Come
è stata l’esperienza del self-publishing su www.ilmiolibro.it? Ritieni sia
una valida alternativa alla “vecchia maniera” di inviare i manoscritti
alle case editrici?
Autopubblicarsi
è l’unica alternativa in questo mondo editoriale dove, o sei qualcuno o non sei
nessuno. Affidarsi ad editori a pagamento prosciuga il conto corrente e brucia
ogni speranza, dopo esser stati cullati dall’illusione di avercela fatta. Trovo
assurdo pagare un editore per far pubblicare un proprio libro, quando ci sono
piattaforme di self-publishing che permettono di avere lo stesso risultato a
costo zero!
Insomma,
questa è un’ottima alternativa, in attesa di trovare un editore serio, di
quelli vecchio stampo, che davvero crede in te tanto da investire sul tuo
talento e offrirti un compenso, anziché chiederti dei soldi!
- Ti
va di raccontarci come nasce una poesia? E’ frutto di un impulso o di un
ragionato effetto di contenuti/parole?
A
differenza della narrativa, la poesia (almeno per quello che mi riguarda) ha un
percorso tutto particolare per la sua nascita. Mi definisco “un’anima a
rilascio lento”, non reagisco subito agli eventi della vita, risalgono
lentamente a tratti, per sedimentare tempo dopo. La poesia quindi è l’effluvio
di questa sedimentazione, che poi riporta tutto a galla. Le emozioni,
setacciate dal tempo e dal pensiero, arrivano più limpide e chiare, quasi
ripulite. Le parole però che s’imprimono sulla carta non sono costruite, sono
scritte di getto, con l’unico intento di dar forma - con le lettere - a
un’emozione che ha bisogno di esser raccontata.
- Che
sensazioni provi quando leggi un buon libro?
Mi
emoziono. Sempre. Quasi a ogni pagina. Se un libro è davvero un buon libro,
provo l’irrefrenabile desiderio della scoperta, pagina dopo pagina, di piccole
perle di letteratura che so – perché la lettura è anche un patto segreto di
fiducia e aspettativa tra lettore e
scrittore –troverò disseminate, pagina dopo pagina. Ci sono autori che
s’incastonano nell’anima con piccole righe di testo e rimangono lì, non vanno
più via. Il maestro Erri De Luca è uno
di questi abili e speciali autori.
- Che
messaggi desideri trasmettere con le tue opere?
Vorrei
toccare le corde dell’anima di chi legge, farle vibrare, accendere un’emozione,
regalare un po’ di luce e colore. Vorrei soprattutto portare un messaggio di
forza e speranza.
- Sei
un’artista poliedrica, poesie, romanzi e disegni. Puoi darci qualche
anteprima sui tuoi prossimi programmi?
Sto
raccogliendo tutto il materiale scritto in passato, tentando di organizzarlo in
pubblicazioni tematiche. L’idea è quella di una raccolta di poesie “a colori”,
dove ogni colore definisce il tema generale, a cui afferiranno tutte gli
scritti. Avrei anche una raccolta di racconti brevi già pronta, legata ai temi
astrali, ma sono racconti di tanto tempo fa che devo ribattere e rivedere. Mi
fa un effetto strano leggere il mio modo di scrivere vent’anni fa e sentirmi
ancora così vicina, oppure, stranamente lontana da ciò che ero. Intanto, se non mi faccio prendere da
ulteriori iniziative, avrei un romanzo già pronto, in via di editing finale (ma
assolutamente diverso per genere e scrittura dall’altro mio romanzo già
pubblicato, “Il cielo d’Inghilterra”!). Per concludere, sto progettando un
volume di racconti superbrevi, un’idea che mi piace moltissimo ma che è ancora
in fase embrionale.
Grazie
Loriana per il tuo tempo e attendo con curiosità le tue prossime opere!
a questo link potete leggere un'altra intervista
BUON GIORNO, ARIANNA...
RispondiEliminaMI CHIAMO VINCENZO, e scrivo poesia, da molti anni. HO AVUTO la possibilità di scrivere insieme alla Signora LORIANA LUCCIARINI. Ne apprezzo la serietà professionale, la discrezione... e quell'originalità, che non guasta. LE FACCIO... UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO! ESTENDO IL MIO AUGURIO... ALLE ALTRE 3 SCRITTRICI, che hanno creato... questo Evento Itinerante. Vincenzo , lo scriban poeta.
Ciao Vincenzo, grazie per gli auguri e per la stima che hai sempre dimostrato verso di me e verso il mio lavoro!
RispondiEliminaMi fa piacere che segui con interesse questa nostra iniziativa, nata appunto per dare raccontare penne femminili capaci, ironiche e profonde. Grazie per essere sempre presente a questi eventi!