E' un romanzo molto carino che si legge in pochi giorni.
Affronta un tema (che per me era) nuovo: il linguaggio dei fiori.
Victoria è una giovane donna con un'infanzia travagliata alle spalle, orfana che ha vissuto sballottata da una famiglia adottiva all'altra per poi concludere il periodo pre-maggiore età in una casa famiglia.
Victoria, come si può immaginare non è una ragazza dal carattere solare e facile, tutt'altro. Le esperienze passate l'hanno resa decisamente scorbutica ed antipatica.
Quando finalmente è libera dalle morse degli assistenti sociali si inventa un lavoro dalla sua passione per i fiori ed i loro significati, tramandatale dall'ultima madre adottiva.
Il futuro le riserva un tuffo nel passato, dove affronterà i suoi fantasmi, le vecchie paure ed i sensi di colpa per un grave atto compiuto nell'ingenuità della sua fanciullezza. Commetterà nuovi errori, rischiando nuove catastrofi... il resto lo lascio a voi.
Ho letto questo libro ad agosto sotto l'ombrellone e lo consiglio a tutti coloro che vogliano immergersi in una lettura leggera ma non banale.
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