Il terzo appuntamento è dedicato a Monica, una dolce torinese.
Con Monica l'amicizia è nata lentamente, giorno dopo giorno, una mail dopo l'altra. Era dalle superiori che non mi capitava un'amicizia di penna e a quasi quarant'anni mi sembrava strano, ma non c'è stato nulla di forzato o di artificiale. Monica è diventata una presenza importante, un confronto prezioso per consigli da scrittrice e non solo, insomma una grande amica.
Monica è simpatica, ironica proprio come piace a me, ma non solo, ha una sensibilità e un intuito fuori dal comune. Riesce a percepire gli stati d'animo e a capirli in pochi attimi, trovando sempre le parole giuste per il momento.
La sua allegria è contagiosa e riuscirebbe a mettere il buon umore anche ad un musone cronico.
Ha un'autoironia esilarante e mi capita di sorridere per giorni al ricordo di alcune sue battute o modi di dire. Lei è decisamente uno dei miei "mai più senza".
Monica non è soltanto una splendida persona, ma anche una scrittrice di talento.
Mi sono innamorata della sua Viola fin dal debutto con il concorso ilmioesordio del gruppo editoriale l'Espesso,
Viola vertigini e vaniglia è uno di quei libri che mettono allegria, ma è allo stesso tempo profondo, riflessivo e molto delicato nel descrivere i difficili rapporti fra madri e figlie e familiari a volte decisamente invadenti e scomodi, come ad esempio una cugina perfetta.
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Buona lettura!
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